lunedì 12 dicembre 2016

MIELE & AGRUMI

 Nell’ antichità il miele era attribuito un valore sacro e un’origine divina. Era simbolo di rigenerazione dopo la morte, ed era usato nei culti funerari ad  Atene fin dal  V secolo avanti Cristo.
Nell’alimentazione era utilizzato come dolcificante, condimento, e anche come conservante insieme alla frutta. Dal punto di vista organolettico, il miele ha  una discreta presenza di oligoelementi (quali rame, ferro, iodio, manganese, silicio, cromo, presenti soprattutto nei mieli più scuri), vitamine (A, E, K, C, complesso B), derivati dell'acido caffeico enzimi e sostanze battericide (acido formico) ed antibiotiche (germicidina): queste ultime permettono al miele di essere conservato a lungo, di essere anche utilizzato come disinfettante naturale.
Il miele è un prodotto naturale, adatto a bambini e anziani. Un ottimo tonico energizzante per gli atleti, e per coloro che si sentono affaticati o debilitati.
Per le sue proprietà e virtù il miele è ritenuto da secoli un vero e proprio farmaco, il cui impiego lo si ritrovava in diverse occasioni, dalla prevenzione alla cura di piccoli disturbi. Nella medicina erboristica, il miele è suggerito per la cura del sistema emopoietico (grazie alla ricchezza di sali), del sistema cutaneo (favorisce la cicatrizzazione e l'idratazione), del sistema nervoso (migliorerebbe sonno e concentrazione), dell'apparato respiratorio (contro tosse e catarro, sciolto in latte o con aggiunta di limone), dell'apparato circolatorio (si presuppone abbia un'azione ipotensiva), dell'apparato digerente (regolarizzerebbe l'attività escretoria dei succhi gastrici e della flora batterica, migliorerebbe l'assorbimento di calcio e magnesio, sarebbe leggermente lassativo fatta eccezione per quello di lavanda o castagno)

E’in effetti realmente efficace nel sedare la tosse. Applicato sulla pelle favorisce la cicatrizzazione di ustioni ed abrasioni. Il potere cicatrizzante si pensa sia legato allo zucchero, che per osmosi asciuga la piaga, ma anche ad un insieme di composti organici che favoriscono l’emissione di citochine e interleuchine precicatrizzanti.
Non da meno è ricco di polifenoli, degli antiossidanti naturali che contrastano i radicali liberi.  
Diverse sono le varietà di miele in commercio, si va dal miele di acacia a quello di tiglio a quello di eucaliptolo, millefiori e al miele di castagno. Nella Regione Calabria ad esempio molto buono è il miele di arancio calabrese: le proprietà del miele si sposano con le virtù note degli agrumi, potenziandone il gusto e le proprietà organolettiche.

sabato 5 novembre 2016

BIRRA CON MODERAZIONE & EFFETTI BENEFICI SULLA SALUTE



Le origini della birra sono antiche e risalgono a circa 13.000 anni fa, quando l'uomo cominciò a coltivare cereali come il frumento. Le prime testimonianze nella storia della preparazione di una bevanda simile alla birra si ha da parte dei Sumeri e sono datate all'incirca a 6.000 anni fa.
Si narra che il processo di fermentazione fu scoperto per puro caso; sebbene nessuno sappia con precisione come accadde, si suppone che del pane o del grano macinato fu lasciato per sbaglio ad inumidire. Successivamente il pane cominciò a fermentare trasformando la mollica in una pasta inebriante. Dal 2000 A.C. i Babilonesi assorbirono la cultura e l'arte di produrre birra: questa popolazione ne produceva ben 20 varietà. A quel tempo la birra era torbida e non filtrata, perciò la birra veniva bevuta con la cannuccia, per evitare che i residui molto amari si depositassero sulle labbra. La birra fu persino esportata in Egitto e tale fu la sua importanza nella società babilonese che il re Hmmurabi inserì una legge nel suo famoso codice che stabiliva la quota massima di birra concessa giornalmente agli abitanti, che variava, a seconda della classe sociale, dai 2 ai 5 litri.   
Nella storia, la birra veniva barattata con orzo ed altri cereali, ma non poteva essere venduta. Si narra che Hammurabi condannò all'annegamento una donna per aver venduto la propria birra in cambio d'argento.
La birra continuò ad esser prodotta anche da Greci e Romani. Plinio parla della popolarità della birra nel bacino del Mediterraneo ancor prima del vino e della vite. Sebbene a Roma la birra fu considerata una bevanda barbara e soppiantata dal nettare degli dei, il vino, questa continuò ad esser prodotta negli altri territori dell'Impero dove risultava difficile coltivare le viti ed ottenere vino. Dal Medio Evo la birra venne prodotta nei conventi e i monaci diventarono dei veri e propri maestri, migliorandone gusto e principi nutritivi.

Visto che è stato dimostrato scientificamente che il vino rosso può aiutare a proteggerci da certe malattie del cuore, alcune recenti ricerche hanno dimostrato che anche la birra può essere ottima per la nostra salute. La birra ha molti effetti positivi, vediamone alcuni.
Aiuta a far lavorare meglio i reni e favorisce la diuresi, prevenendo così la formazione dei calcoli; contribuisce a far funzionare meglio stomaco e intestino; partecipa alla calcificazione e alla formazione dei tessuti connettivi ed è un ottimo antiossidante, visto che alcune ricerche hanno provato che è in grado di prevenire alcune forme di tumori, come quello al colon. Ciò è permesso dal luppolo che contiene diversi tipi di flavonoidi, che sono degli antiossidanti, i quali combattono i radicali liberi e i danni provocati dall’invecchiamento cellulare. Nello specifico, contiene xantumolo, una sostanza che sembrerebbe essere utile ad ostacolare la proliferazione di alcune cellule tumorali.
La birra fa bene al cuore poiché lo protegge prevenendo l’accumulo di omocisteina e migliora la circolazione sanguigna. Inoltre, favorisce l’aumento del colesterolo “buono” e riduce il diabete in quanto si è visto che l’alcol aumenta la sensibilità dell’insulina.E’ fondamentale anche in menopausa, perché produce un innalzamento dei livelli degli estrogeni. Ha anche un effetto anti-infiammatorio, poiché fa diminuire nel sangue i livelli di proteina C-reattiva (CRP) e fibrogeno che provocano le infiammazioni. Non dimentichiamo di sottolineare che la birra contiene alti livelli di silicio, che ha degli ottimi effetti sulla salute delle ossa, e contiene anche vitamina B12 e acido folico. E' controindicata in gravidanza per il suo contenuto di alcol, e ai celiaci o a chi soffre di intolleranza al glutine in quanto uno degli ingredienti principe è il "malto" (che può essere orzo, frumento o segale) ovvero un cereale; se invece il malto è di riso o mais va bene anche per gli intolleranti.

Il connubio perfetto? Birra e Attività fisica. L’elevato contenuto in vitamine, amminoacidi e sali minerali, rende la birra una bevanda ottimale anche per chi pratica sport. Oltre a dissetare e reidratare dopo un’intensa attività fisica, infatti, è anche molto nutriente. I sali minerali, gli zuccheri e l’anidride carbonica in essa contenuta, consentono di assorbire liquidi più velocemente, reidratandosi più facilmente, senza l’aumento della diuresi.