La Yerba mate, conosciuta anche con il nome di tè argentino, è un’erba che si ricava dalle foglie di una pianta appartenente alla famiglia
dell’agrifoglio, ricca di proprietà
nutrizionali benefiche all’organismo ma con alcune
controindicazioni. Ottima per la digestione, la diuresi o per
contrastare l’invecchiamento cellulare, è invece sconsigliata a malati
di cuore e alle donne in gravidanza. I popoli argentini,
brasiliani e paraguaiani associano l’assunzione della bevanda ad un
vero e proprio rito. E’ possibile
paragonare il mate al nostro caffè, da prendere nel corso della giornata
non solo per le caratteristiche e gli effetti dati all’organismo, ma
anche come momento di socializzazione in casa, sul luogo di lavoro o
durante una pausa.
Dopo il caffè, è la sostanza naturale maggiormente ricca di caffeina,
la cui concentrazione è maggiore nelle
foglie più giovani.
Oltre alla caffeina, il mate possiede molti altri principi attivi
importantissimi, come gli alcaloidi teobromina e teofillina, presenti anche nel cioccolato ed è inoltre ricca di polifenoli.
Buono è anche l’apporto di vitamina C, di alcune vitamine del gruppo B e di colina; tra i sali
minerali presenti troviamo il potassio, il calcio, il ferro e il fosforo.
Tra i benefici: rafforza il sistema immunitario, è un antidolorifico, riduce la
sensazione di appetito, favorisce la digestione, aumenta l’energia del
corpo e la prontezza mentale, migliora la memoria e brucia le calorie
extra.
Tra gli effetti indesiderati più comuni, legati alla caffeina che contiene, sono nervosismo, vertigini o insonnia, palpitazioni, orticaria.
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