L’obiettivo del “Counseling
nutrizionale” è quello di favorire, nella persona, la presa di coscienza,
di abitudini alimentari e stili di vita non corretti e di facilitarla
nell’individuazione di comportamenti corretti praticabili nel quotidiano.
Lo scopo è, altresì, rappresentato
nel dare “sostegno” al paziente che si appresta a cambiare il proprio regime
alimentare ed aiutarlo a trovare la giusta motivazione, per esempio, nel
favorirlo a portare a termine una dieta e, soprattutto, a migliorare il proprio
rapporto con il cibo da un punto di vista psicologico.
Si potrà imparare ad essere
protagonista e responsabile del proprio cambiamento, imparando a riconoscere le
emozioni che influenzano un sano rapporto con il cibo.
Il paziente al centro!
Le diete, specialmente quelle
drastiche, generalmente non funzionano perché sono una prescrizione che
pretende di modificare un comportamento complesso come quello alimentare, senza
considerare pensieri, abitudini di vita, gusti, emozioni, resistenze psicologiche
e motivazioni personali.Il paziente è, dunque, chiamato unicamente ad applicare
passivamente le indicazioni alimentari dell’esperto, a cui delega la propria
salute, sviluppando di riflesso atteggiamenti di chiusura e resistenza.
È chiaro che un simile approccio non
può che rivelarsi inefficace sul lungo periodo.
Le infrazioni alla regola imposta generano sensi di colpa e frustrazioni e l’incapacità di osservarne le rigide prescrizioni, per lungo tempo, induce un senso di fallimento in pazienti spesso già afflitti dal peso della patologia di cui soffrono. Si profila, quindi, la necessità di un percorso non meramente prescrittivo,fondato sul coinvolgimento attivo della persona/cliente.
I nostri obiettivi?
• Fornire informazioni e
orientamento sulle nuove conoscenze nel campo della nutrizione e
dell’alimentazione
• Imparare a controllare gli stimoli che portano a mangiare in eccesso (es. fare la spesa, riporre il cibo, cucinare, gestire situazioni difficili quali cene al ristorante, a casa di amici, matrimoni, ecc…)
• Imparare a gestire efficacemente le proprie emozioni in rapporto al
cibo
• Facilitare l’avvicinamento alla pratica sportiva da parte di quelle persone che spesso ne rimangono lontane
• Scoprire il piacere della convivialità a tavola mangiando di tutto un po’ senza perdersi nel labirinto delle diete.
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