Come in
molti aspetti della vita, i genitori fanno da modello positivo
per i propri figli anche nei comportamenti alimentari. Indipendentemente da quello che si
prova ad insegnare, i bambini si
ispirano sopra ogni cosa ai genitori. Ecco che nasce il problema di come mamma e
papà possano trasferire una corretta abitudine alimentare, se essi stessi non
la possiedono.
Viene osservato in bambini molto piccoli come le
preferenze non sono casuali e che sono invece fortemente associate a quelle dei
genitori. Non sono quindi importanti età, genere, scolarità dei
genitori, ore di televisione, abitudine a fare la spesa,
ecc. Questo ci ricorda quanto inconsapevole e non razionale sia il
rapporto con il cibo e di come si strutturi dai primissimi anni di vita.
Un ruolo non poco indifferente lo ricopre la scuola, che
negli ultimi anni ha migliorato l’attenzione alle tematiche nutrizionali con
programmi interessanti e sicuramente utili. Sarebbero necessari degli interventi educativi sull’alimentazione già dalla scuola
dell’infanzia.
Allora, cari genitori ecco alcuni errori che assolutamente dovete evitare coi vostri bambini:
- Tenere la televisione accesa durante i pasti: distrae e limita la comunicazione familiare compromettendo l’instaurarsi di un rapporto consapevole con il cibo.
- Offrire un alimento gradito a patto che se ne mangi uno poco amato: non fa che amplificare la tendenza selettiva attribuendo al cibo meno accettato una valenza negativa.
- Vietare in assoluto certi alimenti, perché li renderà ancor più desiderati; l’importante è una buona alternanza, limitando la frequenza di prodotti troppo grassi o poco sani.
- Premiare con dolci o gelati un certo comportamento, perché attribuisce al cibo un significato errato: il cibo è nutrimento e non premio o ricompensa
- Invitare a mangiare un certo piatto “perché fa bene”, che non è efficace in quanto la questione salute non interessa i più piccoli; piuttosto parliamo dei colori di un alimento o di come nasce o di che sapore ha.
- Dare alternative ai piatti che vengono rifiutati, perché non aiuta l’accettazione di nuovi alimenti e non favorisce la varietà della dieta.
- Escludere il bambino dalla scelta e dalla preparazione del pasto, perché non lo agevola nello sviluppare un rapporto positivo, consapevole e gioioso con il cibo.
- Predicare bene e razzolare male, perché i bambini si ispirano ai comportamenti dei propri genitori più che alle loro parole.
- Evitate troppi spuntini tra un pasto e l'altro e di riempire di merendine il loro zainetto, di panini imbottiti o cioccolata!
Trasformate il pranzo e la cena in un momento di aggregazione e confronto. Coinvolgete i vostri bimbi ai fornelli,nella preparazione di piatti golosi e colorati.Fate in modo che i pasti diventino un’occasione di dialogo con loro.
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